Da Carrozzeria ad Officina, di libri

foto (1)Borsa presa, chiavi della macchina pure! Ansia da ritardo? Presente 🙂

Che è successo? Ieri pomeriggio i nostri amici di Officine Culturali festeggiavano un’occasione specialissima. Appuntamento 18.30 al Monastero dei Benedettini. A quell’ora una Matta impaginava un giornale, che fra qualche giorno sarà in distribuzione, l’altra in ufficio batteva freneticamente i tasti della tastiera del suo pc per scrivere le ultime cose.

Proprio la seconda Matta alle 18.25 cominciava la conta delle cose di cui sopra per partire alla volta del Monastero inviando un messaggio ad una delle “benedettine” (Claudia): “Lo fate un quarto d’ora di ritardo accademico, no?” risposta della benedettina “Ma proprio accademico!”. 

Ecco che il viaggio in macchina verso piazza Dante si trasformava in una corsa strategica tra tutte le viuzze di Catania, per evitare di beccare il traffico. Ora di arrivo al portone del Monastero 18.42. Appena in tempo!!!

Ok, vi diciamo cosa è successo ieri pomeriggio.

I benedettini e le benedettine, nella sede della loro associazione, hanno inaugurato il loro Bookshop, il Monastore.

Erano tutti in tiro, bellissimi ed emozionatissimi, perché finalmente presentavano un progetto al quale lavoravano da mesi.

Un emozionatissimo Francesco Mannino (presidente di Officine Culturali, che da questo momento in poi chiameremo Ciccio :)) ha dato il benvenuto ai tanti che ieri pomeriggio hanno partecipato all’evento. Per una volta, invece di raccontare tutta la storia del Monastero, ha raccontato solo quella della zona in cui lui e gli altri giovani di Officine ogni giorno lavorano.  E’ partito da lontano, da quando quegli spazi erano la carrozzeria dell’Abate, ricordando poi come in tempi quelle sale sono stati trasformati nella palestra dell’Umberto I, poi in una sezione della Scuola Coppola, quindi nella casa di una donna che per anni vi ha vissuto insieme alla famiglia, poi nella sede della segreteria di Lettere ed infine in quella di Officine Culturali.

al monastero tutti i giorni“Siamo partiti con un investimento di 600 euro – ha spiegato Ciccio – tanti sono stati i soldi necessari per fondare l’associazione. Oggi qui ci lavorano sette persone con contratti di diverso tipo e numerosissimi volontari che ogni giorno con passione ci regalano il loro tempo”.

Prima di tagliare il nastro Ciccio ha presentato il programma 2013/2014 che ha un nome fighissimo “Al Monastero dei Benedettini lo facciamo tutti i giorni” e la Monastero Card, una sorta di fidelity card che, come ha spiegato Ciccio, serve a dire “Io sto con voi”!

Poi finalmente siamo entrati.

Leggere libri dove una volta i libri si scrivevano a mano (e, sottolinea una Matta, dove una volta ci stavano i cavalli) è emozionante. I ragazzi hanno sistemato tutto con pannelli nuovi di zecca, librerie ai lati e al centro della sala, in fondo una grande foto scattata nel cuore del Monastero, sottoterra tra la pietra lavica e le opere di De Carlo (l’architetto che si è occupato del restauro del monastero il secolo scorso), poi anche dei tavoli suoi quali, già immagino in molti leggeranno. Questo spazio è quello che sembra, un posto dove ritrovarsi, dove vivere quella Catania che ci piace, quella Catania che ama la cultura che ama i suoi monumenti e che non fa nulla per nascondere questo amore. Noi siamo con loro.

E ancora…tra le cose che al Monastero fanno tutti i giorni ce ne sono alcune che riguardano anche le Matte 🙂 Sono due eventi, ma se volete scoprire di cosa si tratta dovete andare a farlo al Monastore perché noi, ancora per qualche giorno, non vi sveleremo nulla.

Ps: quando scriviamo benedettine/i, ovviamente, facciamo riferimento ai ragazzi e alle ragazze di Officine Culturali che ogni giorno lavorano con grande passione, la stessa che riescono a trasmettere ai tanti turisti e ai tanti catanesi che giungono in visita al Monastero.

M&C

 

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