Toccalossi cerca casa

toccalossi_cerca_casa-per-web_DWNCI SIAMO TRASFERITE A QUESTO NUOVO INDIRIZZO: WWW.MATTEDALEGGERE.IT

Ok. La Matte sono state un po’ lente a dare avvio alla macchina (oppure la loro macchina è una ciofeca)… Ma la verità è che non ci aspettavamo né risposte così celeri, né così generose, né così tante tutte in una volta… E quindi prima di cominciare, abbiamo dovuto mettere un po’ d’ordine innanzitutto fra i libri da finire, poi fra le pile che incombono sui comodini, quindi fra i pacchetti ricevuti in modo da procedere con etica. Ecco dunque cominciare il viaggio attraverso i titoli che i Fratelli Frilli editori hanno deciso di donare alle Matte da Leggere. E come vi abbiamo anticipato con una gallery fotografica sulla nostra pagina fb… Altro che genovesi! (Nel frattempo, infatti, c’è anche arrivato un secondo pacchetto, anche questo pieno di libri da leggere 🙂 grazie!)

Veniamo a noi. Dopo una lunga indecisione sul titolo dal quale cominciare questa immersione in apnea nel catalogo dei Fratelli Frilli, e dopo un singolare “pari e dispari” con cui Mariangela ed io ci siamo equamente distribuite le copie, io ho deciso di leggere Toccalossi cerca casa di Roberto Centazzo. E sono felicissima di averlo fatto… Anche se – lo dico con la malizia di chi ogni giorno cerca di decifrarli – credo che Roberto Centazzo non abbia mai letto un comunicato stampa/relazione dei carabinieri, oppure è un uomo molto generoso (come sembra anche dal raccontino gratis che chiude il libro :)).

Proprio la relazione dei carabinieri di Savona apre il piano narrativo del 1955 (che prosegue fino al 1958) che si intreccia con quello di 50 anni dopo. Ma io non voglio raccontarvi il libro come ha scelto di fare l’autore. Salterò il comunicato stampa (che per me è da leggersi, quando si raggiunge pagina 123, perché è in quel momento che i fatti contenuti nella relazione dei Carabinieri diventano notizia nella storia) e cercherò di non rovinarvi le trame sospese che percorrono il romanzo.

Alberto Chilli, nelle prime pagine del romanzo, è alle prese con la versione definitiva del suo libro, “La dea altalenante” (WOW! un libro al quadrato 🙂 ), che sta per dare alle stampe. Alberto non è uno scrittore, possiede insieme ad Aurelio Cortellesi, una società di distribuzione che opera a livello mondiale. Le vite di Alberto e Aurelio sono complementari. Quando uno dei due smette di lavorare, l’altro prende il suo posto. E per la stessa ragione dividono la casa. Sono amici da una vita Alberto e Aurelio e da 50 anni vivono insieme. C’è un patto che li ha legati: Aurelio, per la morte di Josephine, ha testimoniato a favore di Alberto… E per Alberto, ora, è venuto il momento di saldare il conto, un debito d’onore. E i morti non tradiscono. Mai.

Alberto ha architettato un piano incredibile per la sua morte. Un piano che coinvolge Aurelio, un amico medico, un amico notaio, il suo romanzo e i suoi 4 nipoti: Giacomo e Isabella, Clelio e Carletto. Da bambini i quattro sono scampati all’esplosione della loro casa (in cui morirono i rispettivi genitori) proprio perché si trovavano in una villa dello zio per le vacanze. E proprio in quella casa, i nipoti ormai adulti saranno ricondotti dal piano di Alberto. Ed è proprio in quella casa che il notaio darà il via a un caccia al tesoro: «Il mio erede sarà chi il tesoro troverà». Ma quale tesoro? Alberto ha venduto tutti i suoi beni, chiuso le sue società. “Non ci sono scarpe adatte a un giorno come questo“. E’ così che inizia la caccia, mentre “La dea altalenante” viene distribuito in tutto il mondo con una fascetta “manuale per la caccia al tesoro”, il funerale di Alberto Chilli si svolge in gran segreto  e i nipoti tentano di trovare risposte agli enigmi fra frammenti di vecchie comiche da incollare come un puzzle, un mazzo di chiavi, vecchie lettere, e “Il Simposio” di Platone e un mazzo di chiavi con le iniziali J.D..

Sulla singolare vicenda di Alberto Chilli, indaga il Procuratore Lorenzo Toccalossi, che è appena stato trasferito a Genova a dirigere la Procura Antimafia, ma è anche alle prese anche con la ricerca di una casa a Savona e con una donna (di cui leggiamo il flusso di coscienza) che lo ama e lo vorrebbe tutto per sé. Meraviglioso. I due personaggi e soprattutto i dialoghi che fra loro intercorrono.

Il romanzo è colto. Ricco di citazioni e riferimenti culturali. Ma anche nella sua articolazione complessa che mescola e poi raziona sapientemente gli indizi. E il noir si tinge di giallo e viceversa e per qualcuno c’è il timore che il libro (La dea altalenante) possa essere fatale. E soprattutto c’è da scoprire cos’è il tesoro: una sorpresa dolce, anzi la più dolce.  Non solo per i quattro nipoti di Alberto Chilli, ma anche per tutti i lettori.

C

(Toccalossi cerca casa, di Roberto Centazzo, Fratelli Frilli editori, euro 9,90)

2 commenti

Archiviato in Detective Story, Giallo, Noir

2 risposte a “Toccalossi cerca casa

  1. roberto centazzo

    grazie per la splendida recensione. Roberto

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