La grammatica ti salverà…

la grammatica ti salverà la vitaNoi matte ce la siamo presa un po’ comoda durante queste vacanze. Ma la verità è che abbiamo cominciato a passare in rassegna le pile di libri sul comodino in attesa di essere letti.

E io comincio con “La Grammatica ti salverà la vita” di Massimo Birattari, un romanzo per ragazzi che la mia amica Anna mi ha regalato alla luce del mio recente successo all’Università di Catania dove ho appena vinto un dottorato di ricerca in Filologia moderna. Anna sa quanto per me sia penoso, da lettrice e da insegnante, assistere al trattamento che riserviamo alla grammatica italiana: una tensione inquietante verso la semplificazione. Solo che, a dispetto di ogni aspettativa, il libro in questione, non è una grammatica di consultazione, ma uno spassosissimo romanzo che mira a fugare i dubbi grammaticali più atroci che possiate immaginare.

La trama è semplice, ma quanto mai geniale. Lo sfondo è una gita di istruzione scolastica: una settimana da trascorrere a Villa Torcibudella, nel cuore di una valle sperduta dove piove sempre, i cellulari non prendono, internet non c’è… Un bel modo per far concentrare i ragazzi sulle faccende domestiche – per insegnar loro il valore della cooperazione – e sullo studio della grammatica, per la quale Villa Torcibudella riserva alcune caratteristiche particolari che la rendono magnificamente adatta a questo genere di studi. “Quali possano essere queste caratteristiche” è la domanda che si pongono anche i genitori degli alunni coinvolti in questa sorta di esperimento didattico… A scoprirlo saranno i ragazzi che vivranno incontri ravvicinati con licantropi, vampiri e mostri di ogni genere: tutte creature che attaccano quando sentono l’odore degli errori di grammatica. Cosa che si intuisce già dalla quarta di copertina dove si legge “Noi mordiamo. E’ transitivo o intransitivo? Transitivo: Noi mordiamo quelli che non sanno la grammatica”.

Rumori notturni, passaggi segreti, inspiegabili apparizioni, passaggi segreti, torri, fossati, corridoi biu e l’inquietante biblioteca. Ma l’orrore incombe sull’errore. E i ragazzi dovranno essere abili e scaltri per riuscire a salvarsi la pelle (magari con l’aiuto del professor Mangiafuoco). Trabocchetti verbali, inganni della punteggiatura, insidie del congiuntivo e altre piccole chicche grammaticali permetteranno ai ragazzi di comprendere a fondo i segreti della nostra lingua, della fabbrica delle parole e del vocabolario… Ma ci attende un colpo di scena, che – ovviamente – non vi riveliamo.

Io mi sono divertita da matti. Quindi grazie ad Anna: lei sa bene che di questo romanzo farò uno strumento didattico per i miei alunni… Con i libri lo faccio sempre (nel tentativo di avvicinare i giovani al mondo del libro); e con questo non si sa mai: potrebbe essere un’occasione perfetta per farli divertire con una materia che detestano!

Prima di chiudere, però, qualche notizia sull’autore mi sembra indispensabile: un po’ perché non escludo che nei prossimi post troverete qualche altra sua fatica, un po’ perché accredita ancora di più il valore didattico di questo romanzo. Massimo Birattari è un laureato in storia che di mestiere fa il redattore, il traduttore, il consulente editoriale… Ma è anche autore di una grammatica pratica (Italiano. Corso di sopravvivenza) e di un manuale di stile (E’ più facile scrivere bene che scrivere male) e di altri romanzi per ragazzi fra cui I barbuti barbari, Vite avventurose di santi straordinari, I rivoltanti romani (quest’ultimo in collaborazione con Terry Deary, ma tutti inseriti nella collana Brutte Storie di Salani) e di Benvenuti a Grammaland (per Feltrinelli Kids); inoltre, ha curato il corso di scrittura Io scrivo pubblicato in volumi dal “Corriere della Sera”.

(“La grammatica ti salverà la vita” di Massimo Birattari, Feltrinelli Kids)

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8 commenti

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8 risposte a “La grammatica ti salverà…

  1. ne avevo sentito parlare.
    Grazie del consiglio!

  2. Ecco di quante e quali cose un figlio va privato, affinché si dedichi agli studi e, ovviamente, alla grammatica!!! 🙂 Fabio

    • Devo dire che io ho fatto una malattia di questo genere di romanzi… almeno al pari dei “libri al quadrato” (anzi… quasi quasi si meriterebbe una rubrica con un nome ad hoc: ora ci penso!). Se l’idea vi è piaciuta, al momento posso consigliarvene almeno altri due “La grammatica è una canzone dolce” e “I cavalieri del congiuntivo”, entrambi di Orsenna. Ma se volete qualche dettaglio in più, aspettate le prossime recensioni! 😀

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