Via col vento

Tabet Via col ventoC’è una storia più di tutte che in qualche modo è stata ricorrente nelle mia adolescenza ed è quella di Rossella O’Hara e della sua Tara. Ovviamente ho visto prima il film e poi ho letto i libri, perché dovevo in qualche modo capire cosa sarebbe successo dopo quel “Domani è un altro giorno”.

Il mondo si fermava dentro casa quando la programmazione della tv diceva che Rhett e Rossella sarebbero apparsi, avevo comprato la videocassetta e non facevo che inserirla nel VHS per vedere e rivedere quella storia che mi faceva impazzire, amavo Rhett, mi sentivo un po’ Rossella, non potevo neanche vedere Ashley per quanto era inutile e Melania era così buona che non poteva che farmi antipatia. Poi da piccola lettrice ho chiesto di potere avere accesso alla libreria che mia madre aveva messo su con sua sorella nella casa dei miei nonni, piena di libri che a me sembravano centenari, ma belli belli belli.

Tra questi c’era anche Via col vento, in una versione che vi sfido a trovare e che profumava di carta che aveva riposato un bel po’ di anni in una libreria. Un odore buonissimo che ancora mi ricordo al solo pensiero. Fatto sta che cominciai a leggere.

Il romanzo, scritto da Margaret Mitchell (titolo originale Gone with the Wind), è stato pubblicato nel 1936, insomma, facendo un rapido conto ha quasi ottant’anni. Vi dico brevemente quello che DOVETE sapere riguardo alla storia e poi passo al resto.

Via col vento è un romanzo storico ambientato negli Stati Uniti del Sud durante la Guerra di Secessione. La storia di un paese è la storia dei protagonisti che vivono, anno dopo anno, quello che sta succedendo, da un lato come se niente di importante stesse accadendo, dall’altro completamente condizionati dagli avvenimenti.

Siamo a Tara, in Georgia, e qui Rossella O’Hara è la figlia di un ricco proprietario terriero. Vive la vita delle giovani donne della sua età, tutte intente a flirtare con gli uomini a caccia di un buon matrimonio, indossando abiti spettacolari e facendo le civette dalla mattina alla sera. Rossella ha un caratterino niente male, un caratterino che da un lato le sarà utile dall’altro sarà il suo vero tallone d’Achille. Innamorata, o almeno questo è quello che dice lei, di Ashley Wilkes, muore quasi di dolore come dice lei, o di invidia molto più probabilmente, quando questo annuncia il suo fidanzamento con Melania Hamilton. Per ripicca la giovane O’Hara decide di sposare Charles, fratello di Melania, senza neanche un briciolo d’amore, sotto lo sguardo divertito di Rhett Butler, questo figo pazzesco che si innamora a prima vista di Rossella.

Vabbeh. Succedono un sacco di cose che probabilmente sapete anche meglio di me.

Però vi dico che il libro vale la pena leggerlo, perché ci sono molti più particolari della vita dei protagonisti, aspetti di Rossella che nel film non esistono. Del restola trasposizione cinematografica di victor Fleming con Vivien Leigh e Clark Gable, venuta alla luce nel 1939, se li avesse contenuti tutti, avrebbe potuto durare tranquillamente una settimana.

Quello che forse non sapete, o forse si è che c’è stato chi non si è arreso e, dopo moltissimi anni, esattamente nel 1991, ha scritto un possibile seguito di Via col Vento, intitolato Rossella. Alexandra Ripley è tornata indietro nel tempo e ha immaginato una sorta di lieto fine, al quale si arriva però con grandissimi sofferenze, tra Rossella e Rhett. Il libro è ambientato in Irlanda, dove Rossella si rifugia dopo il rifiuto di Rhett. Non è la stessa Rossella, è una donna completamente diversa.

Un’ultima cosa. Ve lo ricordate nel film il cavallo di Clarke Gable? Nero nero come il carbone. Quando guardavo il film promettevo a me stessa che da grande avrei avuto un cavallo nero nero con una stella in fronte che avrei chiamato Rhett e del quale sarei stata follemente innamorata.  A distanza di un sacco di anni, il cavallo ce l’ho, il suo nome e Cuandos e non è nero, ma almeno ci ho provato 🙂

M

 

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