Orgoglio e pregiudizio

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Alla luce del post “La biblioteca delle menzogne” abbiamo deciso di passare in rassegna i titoli della Top Ten dei libri che tutti fingono di aver letto. Anche perché ci siamo rese conto, per esempio, di aver recensito Orgoglio e pregiudizio e zombie e di non aver fatto lo stesso con Orgoglio e pregiudizio (e basta) di Jane Austen. E quindi, cominciamo proprio con questo.

Il titolo dell’opera, considerato uno dei capolavori della letteratura di metà Ottocento inglese, in originale Pride and prejudice (1813), contiene le tematiche principali al centro della narrazione: l’orgoglio di classe (di Mr. Darcy) e il pregiudizio (di Elizabeth Bennet, nei confronti di quest’ultimo). Il suo incipit è – forse – fra i più famosi al mondo: «E’ verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio finanziario debba essere in cerca di moglie».
La trama dovrebbe essere nota e, quindi, la riduciamo all’osso. Il romanzo racconta le vicende della famiglia Bennet e in particolare delle loro cinque figlie: Jane, Lizzy (Elizabeth, appunto), Mary, Catherine (detta Kitty) e Lydia. Niente maschi in casa, dunque, e quindi la preoccupazione della signora Bennet è l’eredità della tenuta di Longbourn nell’Hertfordshire. Vedere sposata una delle cinque figlie, al più presto, è dunque un punto da mettere a segno e quale potrebbe essere un’occasione migliore dell’arrivo di un ricco scapolo a Netherfield, una dimora poco lontana dalla proprietà dei Bennet? Bisogna fare in fretta, prima che qualche altro vicino riesca ad accaparrarsi questo single. Il signor Bingley, questo il nome del ricco celibe, ha raggiunto Netherfield insieme alle due sorelle, Caroline e Louisa, il marito di quest’ultima e il suo migliore amico Darcy. Ed è sin dal primo incontro, al ballo dato da Sir Lucas, che – mentre emerge chiaro l’interesse del signor Bingley per Jane – l’antipatia nei confronti di Darcy, per via del suo fare altezzoso e ostile, sorge spontanea in tutte le sorelle Bennet. Comincia così tutto l’ingarbugliamento amoroso che rende questo romanzo amatissimo, soprattutto per il pubblico femminile, divinabile proprio come Cime tempestose. Da una parte l’arrivo del cugino William Collins, dall’altro la partenza improvvisa dei Bingley e l’affascinante signor Wingley che tenta di irretire Lizzy. Fra dichiarazioni d’amore, inverni a Londra, misteri e truffatori, inganni e tranelli pagina dopo pagina si viene rapiti dalle storie d’amore che vincono su ogni difficoltà e artifizio per giungere al lieto fine che tutti si aspettano.

book1Avrei voluto essere più breve, ma tant’è… Sarà il fatto che anche questo libro (letto al liceo, su consiglio di quell’insegnante di inglese meravigliosa che mi ha fatto scoprire il concetto di letterature comparate) appartiene a quelle letture del cuore che ti restano dentro le ossa, soprattutto per la potenza dei personaggi femminili intorno cui si costruisce la vicenda. Una caratteristica che rende davvero il romanzo una pietra miliare della letteratura internazionale. Le donne dipinte dalla Austen sono donne forti, intelligenti, colte, brillanti di carattere: l’archetipo dell’eroina romantica. Ma anche impertinenti, ironiche, taglienti. Donne moderne, capaci di tirarsi fuori dai vincoli imposti dalla società dell’epoca, quella della provincia inglese di inizio Ottocento delineata con i tocchi sobri di un quadro incantevole. Virginia Woolf descrisse Jane Austen come «l’artista più perfetta tra le donne»… E forse è proprio questo ad aver reso Orgoglio e pregiudizio – a poco più di 200 anni dalla pubblicazione di quello che Jane Austen definì a “My own darling child” – un classico intramontabile, un punto di riferimento imprescindibile della letteratura romantica, e ad aver eletto Jane Austen come padrona dei nostri cuori e maestra di seduzione.

Si potrebbe sollevare una questione di genere e parlare di letteratura al femminile, perché – in effetti – gli uomini, probabilmente, non leggerebbero il romanzo con lo stesso entusiasmo delle donne… Ma quegli uomini che si approcciano con sospetto alla lettura di questo romanzo d’amore non sanno di perdersi una prosa brillante, apprezzata dai più grandi scrittori al mondo, capace di cesellare con eleganza le personalità delle sue creature di carta.

La passione per Mr. Darcy continua a mietere vittime. Fra queste c’è sicuramente anche Helen Fielding, l’autrice de Il Diario di Bridget Jones (e dei suoi seguiti, e ci siamo accorte di aver recensito) che ha battezzato Darcy il suo protagonista

Stupisce, allora, che questo romanzo appartenga alla classifica dei libri che tutti fingono di aver letto. Anche perché i dati bibliotecari direbbero esattamente il contrario. Il capolavoro della Austen, infatti, risulta essere al terzo posto (in Inghilterra) fra i libri presi in prestito dal circuito bibliotecario. E allora ci domandiamo: per far finta di aver letto un libro, la gente che fa? Lo va a prendere in biblioteca? 😛

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(Orgoglio e pregiudizio  di Jane Austen, Einaudi, pag. 427, euro 13)

3 commenti

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3 risposte a “Orgoglio e pregiudizio

  1. Il mio libro preferito da sempre. L’ho scoperto anche io al liceo e da allora la mia cara Jane ha un posto di rilievo nelle mie letture. 🙂 Sto cercando di leggere tutte le sue opere, ma senza dubbio Orgiglio e Pregiudizio rimane il suo capolavoro. Mi stupisce sapere che sia tra i libri che tutti fingono di aver letto, ma soprattutto pensavo che si vedesse il riadattamento televisivo/cinematografico per far finta di aver terminto una lettura. Astuti quelli che lo prendono in biblioteca “per finta” ;D

    • Anche per le Matte, Orgoglio e pregiudizio è davvero una pietra miliare. Io ho letto anche gli altri romanzi della Austen, ma questo romanzo è rimasto in cima alla classifica… Come dici tu, è certamente il capolavoro di Jane. Anche noi ci siamo parecchio stupite del dato… Ti garantisco. 🙂

  2. Pingback: Una nomination, una… due e anche tre (!) liste | Matte da leggere

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