Cosa porteresti su un’isola deserta?

giornata-mondiale-del-libro-2012Vi hanno mai fatto la domanda “se dovessi naufragare su un’isola deserta, quale libro porteresti con te?”

Mi hanno posto il quesito migliaia di volte. E altrettante volte ho cambiato idea su cosa avrei salvato. Ma non sapevo che qualcuno ha fatto di questa domanda l’oggetto di un sondaggio i cui risultati in qualche modo si accavallano anche con la classifica dei libri più venduti di sempre. Così ho deciso di approfondire la questione per scoprire i gusti letterari della gente, praticamente dall’invenzione della scrittura in poi.

Non stupisce, e non solo per il significato religioso che porta con sé, che al primo posto di entrambe le classifiche si piazzi la Sacra Bibbia (del 120) con 5 miliardi di copie vendute (del resto ce n’è una copia sopra ogni comodino di ogni singolo albergo degli Stati Uniti, nelle chiese e in molte case) e un’infinità di storie da leggere senza annoiarsi mai (altrimenti che fai su un’isola deserta… A parte cercare di aprire le noci di cocco a pietrate e di procacciare cibo e acqua per la sopravvivenza?). Allo stesso modo non stupisce che sul secondo gradino si trovino le “Citazioni di Mao” (la Cina è il Paese più popoloso del mondo), seguito dal “Corano“. Quarto in classifica è “Don Chisciotte della Mancia” di Cervantes (l’unico romanzo della top 10 insieme a “Harry Potter e la pietra filosofale” che si trova al 10° posto gli altri volumi della saga del maghetto con gli occhiali sono al 13°, 14°, 15°, 18°, 19° e 49° posto). Dal 5° al 9° gradino della lista troviamo il Dizionario Xinhua (il dizionario cinese più venduto e più popolare: una vera e propria opera di riferimento), “Il pellegrinaggio del cristiano” noto anche come “Il viaggio del pellegrino. Da questo mondo a quello venturo presentato in forma di sogno” (opera del 1678 di John Bunyan: la più vasta allegoria al mondo che esalta il concetto di grazia), “Il libro dei martiri” (il racconto dei supplizi inflitti ai protestanti inglesi e scozzesi soprattutto durante il regno della regina cattolica Maria) e “Il libro di Mormon” (uno fra i testi sacri del mormonismo).

Quindi… “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, “Il signore degli anelli” di John Ronal Reuel Tolkien, “Il giovane Holden” di Jerome David Salinger, “Il codice da Vinci” di Dan Brown, “Hiedi” di Johanna Spyri, “Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (24°), “Ben Hur”, “Le miniere del Re Salomone”, “La maschera di Zorro”, “Il bambino. Come si cura, come si alleva” del pediatra statunitense Benjamin McLane Spock, “L’alchimista”… “Il gabbiano Jonathan Livingston”, “Il racconto di Peter Coniglio”, “Orgoglio e pregiudizio”, “Cent’anni di solitudine”, “Il buio oltre la siepe”… Ed altri.

Certo, ci sono grandissimi assenti. Autorevolissimi assenti. Libri che io decisamente porterei su un’isola deserta. Ma non c’è da indignarsi. Innanzitutto perché ognuno è libero di portarsi sulla famosa isola quello che gli pare (e, in questi termini, essere anche fra i titoli più venduti non significa necessariamente essere fra i titoli imprendibili)… Poi perché, con questo post vorremmo cominciare a stilare la nostra personalissima biblioteca dell’isola deserta. Voi che portereste? Quale titolo non riuscireste ad abbandonare per nessuna ragione al mondo? Io non ho ancora deciso… Ma sto riflettendo.

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16 commenti

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16 risposte a “Cosa porteresti su un’isola deserta?

  1. Il gabbiano Jonathan Livingston è stato sempre uno dei miei preferiti. L’idea di libertà, il volo… liberano la fantasia!

  2. Di getto ti rispondo Ivanhoe, il rimanzo di Sir Walter Scott.

  3. Orgoglio e Pregiudizio lo porterei dappertutto!

  4. Lia (Rosalia) Messina

    Cent’anni di solitudine (ma come faccio a portarne solo uno?)
    Ciao alle matteperilibri e a tutti gli aspiranti a raggiungere l’isola deserta!

  5. Pingback: Le Matte che preferite | Matte da leggere

  6. io porterei sicuramente “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne! è fantastico e ricco d’avventura e colpi di scena! 🙂

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